lunedì 31 agosto 2020

Classifica dei libri letti in estate - Samuele

Questo post non è proprio un post ma una classifica dei libri che ho letto durante l'estate e mia mamma mi ha chiesto di metterli in fila dal più bello al più brutto. Alcuni mi sono stati consigliati dai professori e altri invece me li ha consigliati mia mamma.

SUPER LIBRO VINCITORE DEL PREMIO "I libri estivi di Samuele". La terra degli incubi di Giovanni Eccher. 
La storia di questo libro sarebbe potuta anche essere vera se non fosse per il finale di molta fantasia. La cosa che mi ha colpito di più è stata l'idea dell'esistenza di un nono pianeta. La cosa che mi ha sorpreso e entusiasmato non posso rivelarla perché fa parte del finale. Mi sono piaciuti i gattini presenti nella lettera all'inizio di ogni capitolo. Questo libro è un'esplosione di bellezza, non ho parole per descriverlo. Mi è piaciuto perché è mezzo avventuroso e mezzo fantastico. https://ho-letto-la-terra-degli-incubi-samuele.html

1°: La chiave segreta per l'universo di Lucy Hawking,Stephen Hawking
Questo libro mi è piaciuto in particolare per i suoi approfondimenti sullo spazio ma mi è piaciuto anche per la storia molto di fantascienza. La mia recensione: https://ho-letto-la-chiave-segreta-per.html

2°: Bar sport Duemila di  Stefano Benni
Questo libro mi è piaciuto perché mi hanno fatto divertire le suo storie molto simpatiche e divertenti soprattutto la storia intitolata "La riparazione del nonno"

3°: Bar sport di Stefano Benni
Questo libro mi è piaciuto perché mi hanno fatto divertire le suo storie molto simpatiche e divertenti.

4°: Il treno dei bambini di Viola Ardone
Questo libro mi è piaciuto perché è un libro tratto da una storia vera che ci apre una visione di come era la vita di una volta per alcune persone. La mia recensione: https://ho-letto-il-treno-dei-bambini-samuele.html

5°: Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda
Questo libro mi è piaciuto perché è tratto da una cosa accaduta veramente e ci fa capire che al mondo esistono delle persone che non hanno le nostre stesse cose e la loro vita è molto complicata e piena di pericolo. La mia recensione: https:ho-letto-nel-mare-ci-sono-i-coccodrilli_30.html

6°: Cuore a razzo farfalle nello stomaco di Barry Jonsberg
Questo libro non mi ha entusiasmato. La mia recensione: https://ho-letto-cuore-razzo-e-farfalle-nello.html

7°: Tre uomini in barca (per non parlar del cane) di Jerome K. Jerome
Questo libro mi è sembrato noioso. La mia recensione: https://ho-letto-tre-uomini-in-barca.html

8°: Come si sbriciola un biscotto? di Joe Schwarcz
Questo libro non l'ho finito di leggere ma alcune parti di quello che ho letto le ho trovate interessanti, altre no.

9°: 1984 di  George Orwell
Questo libro non l'ho finito di leggere perché non mi piaceva come storia e ambientazione.

10°:  Jack Frusciante è uscito dal gruppo di Enrico Brizzi
Questo libro non mi è piaciuto affatto per come è scritto e perché è pieno di parolacce, (lo butterei nel bidone o lo brucerei sul fornello).

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Questa estate ho letto molti libri, ecco qui i titoli e gli autori: 

- "Elise e il cane di seconda mano" di  Bjarne Reuter https://ho-letto-elise-e-il-cane-di-seconda.html
- "Il segreto di Ciro" di Antonio Ferrara https://ho-letto-elise-e-il-cane-di-seconda.html
- "Il libero regno dei ragazzi" di Davide Morosinotto 
- "Il profumo" di Patrick Süskind https://ho-letto-il-profumo.html
- "La stanza del lupo" di Gabriele Clima https://ho-letto-la-stanza-del-lupo-samuele.html 
- "La terra degli incubi" di Giovanni Eccher https://ho-letto-la-terra-degli-incubi-samuele.html
- "Quando non mi vedi" di  Arianna Marfisa Bellini (https://ho-letto-quando-non-mi-vedi.html)
- "Un angelo nel taschino" di David Almond e Alex T. Smith https://ho-letto-un-angelo-nel-taschino-samuele.html
- "Voi" di Davide Morosinotto: https://ho-letto-voi-samuele.html

Samuele

domenica 30 agosto 2020

Ho letto "Nel mare ci sono i coccodrilli" - Samuele

Autore: Fabio Geda
Titolo: Nel mare ci sono i coccodrilli
Casa editrice: BaldiniCastoldi

Riassunto: Questo libro racconta la storia vera di Enaiatollah Akbari. La vita di questo ragazzo è sempre stata complicata: lui è nato in Afganistan e suo padre è stato obbligato a lavorare per dei signori molto potenti che gli dicono: se non lavori per noi, uccidiamo la tua famiglia. Purtroppo un giorno il padre viene assalito dai banditi che rubano la merce dei signori potenti, lui muore e questi signori minacciano la madre di Enaiatollah: "tuo marito ha perso la nostra merce, adesso devi mandare tuo figlio a lavorare per noi". La madre non vuole e quindi porta il figlio in Pakistan, resta tre giorni con lui e poi lo abbandona. Enaiatollah Akbari non si trova bene a Quetta, (in Pakistan), e decide di partire verso l'Iran in modo illegale perché non è un cittadino pakistano e non ha documenti. In Iran Enaiatollah Akbari lavora in una fabbrica di pietre e si taglia il dorso del piede con una pietra enorme che gli procura un taglio molto profondo. Inoltre Enaiatollah Akbari viene beccato più volte dalla polizia e riportato in Pakistan. Stanco di essere riportato in Pakistan decide di partire verso la Turchia, dove non trova lavoro e quindi si mette d'accordo con altri 4 ragazzi per andare in Grecia con un gommone attraverso il mare. In Grecia viene aiutato da una anziana signora che lo veste, gli da da mangiare e gli dà anche dei soldi per un traghetto diretto a Venezia. A venezia si ricorda di un suo amico di nome Payam che abitava in Italia così inizia a chiedere in giro se qualcuno conosceva un certo Payam e scopre che abita a Torino. A Torino viene ospitato da una famiglia che lo accoglie come un figlio: lo vestono, gli danno da mangiare e lo fanno andare a scuola. Un giorno Enaiatollah deve andare in un ufficio per capire se può restare in Italia oppure se deve tornare in Afghanistan. Enaiatollah ottiene un documento che gli consente di essere considerato un rifugiato politico. Alla fine del libro Enaiatollah riesce a mettersi in contatto con la madre.

Riflessioni personali: questo è un libro molto bello e raccontato veramente bene nei minimi dettagli con le parole di un bambino. Inoltre questo libro fa notare che molti Paesi sono messi molto peggio rispetto a noi riguardo la situazione di vita perché è molto rischioso andare a scuola e inoltre a volte il cibo non basta per tutti. Inoltre questo libro fa capire che in molti Paesi non interessa la vita delle altre persone se gli scopi personali sono di maggiore importanza. La cosa più importante che fa capire questo libro è che alcune persone hanno fatto e rischiato di tutto e di più per andare in Paesi migliori di quello da cui sono partiti per poi tornare indietro cacciati dalla polizia. Secondo me la madre ha fatto bene a portare via il figlio via dal Afghanistan perché sapeva che gli sarebbe successo qualcosa di orribile. La parte che mi ha colpito di più è quando Enaiatollah decide di partire da solo verso altri Paesi in cerca di una vita migliore anche se ha solo 10 anni. La parte che non mi è piaciuta è quando si è tagliato il piede con una pietra in una fabbrica e tutti pensavano alla pietra e non a Enaiatollah.

Voto da 1 a 10: 6,5

Samuele

giovedì 27 agosto 2020

Ho letto "Nel mare ci sono i coccodrilli" - Claudia

"Nel mare ci sono i coccodrilli" di Fabio Geda l'ho comprato parecchio tempo fa insieme all'albo illustrato da Marco Cazzato che avevo invece già letto insieme a Samuele. Il libro non l'avevo mai neppure sfogliato ed è quasi uscito da solo dalla pila di libri vicino al comodino, sussurrando: leggi me, leggi me, portami in spiaggia! L'ho iniziato e mi ha subito catturato per la semplicità della scrittura ma anche profondità.  
Una storia pesante, importante, una vita non facile quella di Enaiatollah... durante la lettura talvolta mi son domandata se veramente Enaiat era stato protagonista di ogni singolo episodio che viene raccontato da Fabio Geda e sbirciavo la copertina in cui è scritto "Storia vera di Enaiatollah Akbari" e se c'è scritto vera, significa che è vera per davvero. In certi momenti ho quasi sentito la stanchezza che deve aver provato Enaiatollah,  avrei voluto abbracciarlo, dargli una pacca sulla spalla e dirgli: vai avanti, vedrai che prima o poi la fortuna chinerà lo sguardo su di te.
Enaiatollah non ti arrendere mai, continua a perseguire il tuo sogno, te lo meriti, tutti si meritano un angolino di mondo dove vivere senza paura, dove studiare, lavorare e sentirsi realizzati. Nessuno si merita di vivere in un posto dove le persone la mattina sono vive e la sera magari non fanno rientro a casa. Un posto dove i bambini possono essere bambini e non piccoli adulti che devono trovare un modo per procurarsi cibo e un posto sicuro dove dormire.
Un libro che tanti dovrebbero leggere perché è sempre bene immedesimarsi in storie tanto lontane dalla nostra, storie condite di speranza che alla fine fanno scendere una lacrima ma fanno tirare un sospiro di sollievo. Veramente un bel libro, una bella storia ben raccontata! 

Claudia

Vanilla su Minecraft Ita: ep 1

Vanilla su Minecraft Ita: ep 1. Ciao ragazzi, oggi volevo iniziare una nuova serie sul mondo Vanilla, vorrei creare un nuovo mondo insieme a voi.


Samuele

martedì 25 agosto 2020

Ho letto "Cuore a razzo farfalle nello stomaco"

Titolo: Cuore a razzo farfalle nello stomaco
Autore: Barry Jonsberg
Casa editrice: Il battello a vapore


Riassunto:
Questo libro racconta la storia di una persona di nome Rob che si innamora di una ragazza e vuole in tutti i modi che lei si innamori di lui ma non sa come fare. Un giorno riceve un messaggio sul cellulare da una persona sconosciuta che gli dice che se vuole conquistare la ragazza di qui si è innamorato deve affrontare delle prove. La prima prova consiste nel partecipare a dei tornei scolastici basati sullo sport. Rob decide di entrare nella squadra di calcio come portiere e partecipa anche a una partita contro un'altra squadra di calcio ma la ragazza di cui si è innamorato non va alla partita perché è malata e quindi non è riuscito a mettersi in mostra. La seconda prova consiste nel partecipare a un talent show organizzato dalla scuola ma Rob rischia di non partecipare perché protesta contro le persone della mensa che preparano il cibo e viene sospeso. Un giorno il nonno di Rob muore e viene organizzato un funerale. Dopo qualche giorno incontra la ragazza che ama e si baciano.


Giudizio: Questo libro è molto interessante e fa ragionare su molti problemi della vita causati dall'uomo come per esempio gli animali che vengono uccisi per produrre carne, parla anche del maltrattamento animale. Verso la fine del libro c'è un grosso colpo di scena che non posso rivelare e che mi ha colpito molto ma soprattutto non mi aspettavo una cosa così che si scopre solo alla fine ma nonostante tutto non cambia la storia. Questo libro non mi ha fatto schifo ma non mi ha neanche entusiasmato. Il mio voto da 0 a 10 è: 5.
È un libro che consiglierei ma non è tra i miei libri preferiti che sono: Bar sport e Bar sport 2000, ma in questo periodo mi piace leggere TEX.

Voto da 1 a 10: 7,5

Samuele

domenica 23 agosto 2020

L'avocado

Un giorno la mamma ha comprato un avocado e abbiamo fatto la salsa guacamole, (non mi è piaciuta),  e il seme era gigante e così l'abbiamo messo in un barattolo d'acqua, dopo un po' spuntano le radici e delle foglie e poi l'abbiamo piantato in un vaso con la terra.






Mattia 2012



sabato 22 agosto 2020

Giornata al mare

Oggi sono andato al circolo velico di Bellaria-Igea Marina con la mia famiglia e un mio amico che ci ha portato a fare un giro al largo con il catamarano. Una volta a largo siamo andati velocissimo e le onde ci arrivavano tutte in faccia Gibo e il babbo avranno bevuto 4 litri d'acqua. Io, la mamma e Mattia eravamo  da un lato invece Gibo il babbo e Ezio il capitano della barca cioè quello che  guidava. Abbiamo fatto un bellissimo giro molto lontano dagli scogli e ci siamo divertiti un sacco. Dopo circa una mezz'oretta torniamo a riva  e andiamo su una tavola chiamata tavola da sup. La Mamma, Mattia e il Babbo imparano ad andarci in piedi e si divertono molto. Grazie mille Gibo e Ezio.

mercoledì 19 agosto 2020

Ho letto "La stanza del lupo" Samuele

Titolo: La stanza del lupo
Autore: Gabriele Clima
Casa editrice: San Paolo



Riassunto:
Il protagonista del libro si chiama Nico. Questo ragazzo ha 16 anni e ha la passione del disegno ma ha anche qualche problema anche se non se ne rende conto: vede dei lupi dove non ci sono e addirittura ogni tanto vede il padre e la madre sotto forma di lupi e Nico gli va addosso e li picchia senza sapere che sono i genitori. Un giorno alla scuola frequentata da Nico si scatena una rissa e viene lanciato un banco e tutti incolpano Nico ma lui dice di non essere stato lui e di aver visto un banco lanciato, così i suoi genitori gli fanno frequentare uno psicologo. A Nico piace disegnare nelle pareti della sua stanza ma il padre non vuole e ogni volta chiama un imbianchino per riverniciare le pareti della stanza di Nico. Un giorno il suo amico Leo gli fa una video chiamata su Skipe per fargli vedere che attraversa le sbarre mentre passa il treno ma qualcosa va storto e Leo muore. Un giorno Nico vede il solito lupo ma questa volta non si rende conto che è il padre così lo insegue e picchia il padre senza pietà, poi si addormenta. Quando si sveglia è in ospedale e quando è il momento di tornare a casa vede che il padre che indossa un collare che gli sorregge il mento. Dopo qualche giorno il suo professore di arte gli chiede di aiutarlo in un lavoro per una mostra e Nico accetta. Nico disegna il lupo che continua a vedere ma in gabbia e da quel giorno smette di vederlo. Alla fine del libro il padre gli concede di usare una parete della sua stanza per poter disegnare.

Giudizio: questo libro non mi è piaciuto granché perché contiene troppe parolacce inoltre molte cose accadute non riesco a spiegarmele e a capirle.

Cosa penso della copertina: La copertina non è uguale alla stanza descritta nel libro perché sembra abbandonata e le pareti non sono ne disegnate ne bianche. Inoltre il pavimento è sporco e coperto di sassi come se fosse abbandonato ma nel libro non si parla di Nico che lascia quella casa e mancano anche i mobili come il letto e l'armadio.

Voto da 1 a 10: 8,5

Samuele



Maggio 2018. Parole al Cartoccio. Festival di letteratura per bambini e ragazzi 4^ edizione. Libreria Cartamarea - Cesenatico. Gabriele Clima il suo nuovo romanzo per ragazzi edito da San Paolo. Modera la dott.ssa Angela Catrani

domenica 16 agosto 2020

L'ODISSEA DI OMERO - Un Poema da non dimenticare

 SCHEDA LIBRO



TITOLO DEL LIBRO: L’Odissea di Omero
AUTORE: Giuseppe Zanetto
CASA EDITRICE: Feltrinelli Kids
N.PAGINE: 102


INGREDIENTI: gli ingredienti sono: Avventura, guerra, eroismo…..


PERSONAGGI:i personaggi sono: adulti, donne, eroi, animali fantastici….


DESCRIZIONE DEL PERSONAGGIO PRINCIPALE: Ulisse è il re di Itaca, che andò a combattere la Guerra di Troia e non sa che cosa lo aspetterà dopo……



TEMPO E LUOGO: I fatti si svolgono durante il VIII-IX sec. a.C. In molte isole, nel mare e a Itaca…..

LA VICENDA:
Questo libro parla di un uomo, Ulisse, re di Itaca e padre di Telemaco, marito di Penelope. Ulisse, dopo aver combattuto la famosa Guerra di Troia, visse molte sventure durante il ritorno a Itaca.
Dopo avere sconfitto i Troiani, si rimie in viaggio con venti navi, ma non sapeva che cosa lo aspettava….
Durante la sera attraccò in un’isola, l’isola dei Ciclopi*!
Per sbaglio entrarono nella casa di Polifemo, un Ciclope pastore. Ulisse, che era molto furbo, tese un trabocchetto al Ciclope: al mattino, quando il gigante si svegliò, gli uomini si aggrapparono alle pecore, che uscirono portandoli fuori dalla sua enorme casa.
Dopo due giorni di viaggio si imbatterono nell’isola di Circe, una maga che trasformò tutti gli uomini, tranne Ulisse che aveva mangiato delle erbe magiche, in maiali.
Ulisse minacciò Circe che se avesse fatto un altro incantesimo ai suoi uomini l’avrebbe uccisa. Lei allora li fece alloggiare nella sua isola per circa un anno e, quando partirono, disse all’eroe di passare dalla terra dei morti.
Dopo essere passato da quella cupa isola, passò per uno stretto in cui vivevano due mostri tremendi che fecero affondare tutte le navi e uccisero tutti gli uomini, tranne Ulisse che, aggrappandosi ad una trave, arrivò in una terra in cui si fece ospitare per quasi un anno.
L’eroe raccontò la sua vicenda al re e alla regina dell’isola, che gli fecero prestare una nave per riportarlo a Itaca da sua moglie Penelope, che intanto soffriva per la sua mancanza.
Però lui non poteva farsi scoprire dai Proci, dei dilettanti che avevano iniziato a fare baldoria nella reggia di Ulisse.
Perciò, con un incantesimo, si trasformò in un vecchio mendicante cretese. Si fece però riconoscere da suo figlio, Telemaco e dalla schiava di Penelope.
La regina, visto che non aveva più notizie di Ulisse, fece fare una gara a tutti che consisteva nell’attraversare con una freccia gli anelli di 12 scuri e farla arrivare sul bersaglio.
Solo il vecchio mendicante (Ulisse) riuscì a compiere questa impresa, sconfisse i Proci e tornò a stare al fianco della sua bella Penelope.


A questo libro voto 10: Questo è il Poema di Omero, il più grande Poema della storia……
La grande guerra di Troia, tutte le avventure (e sventure) di Ulisse……
Insomma, uno dei libri più belli che abbia mai letto!!!

Fine



Questo libro lo consiglio a chi piace la storia greca e vuole un Poema ridotto....
Mattia 2008

Storia Italia 1848 -> 1861

In Italia le insurrezioni di Milano e di Venezia, (marzo 1848), inducono Carlo Alberto, (Re di Sardegna dal 27 aprile 1831 al 23 marzo 1849), e gli altri principi italiani a condurre contro l'Austria una guerra che ottiene da prima alcuni successi, in seguito però papa Pio IX si ritira dalla guerra seguito da Leopoldo II di Toscana e da Ferdinando II di Napoli. Carlo Alberto rimasto solo e preoccupato più di ampliare i propri domini che di battersi per l'indipendenza degli italiani, conduce la guerra fiaccamente e dopo avere subito la dura sconfitta di Custoza, (25 luglio 1848), accetta un armistizio che lo impegna a ritirarsi entro i confini del suo regno, (armistizio di Salasco, agosto 1848). Riprenderà la guerra nel marzo 1849 ma verrà immediatamente sconfitto dagli austriaci a Novara e abdicherà in favore del figlio Vittorio Emanuele II costretto a sottoscrivere l'armistizio di Vignale, (firmato dal re di Sardegna Vittorio Emanuele II e il maresciallo austriaco Josef Radetzky)
Leopoldo II e Pio IX si sono entrambi rifugiati a Gaeta presso Ferdinando II.
Nel Lazio sorge così la Repubblica Romana che guidata dal Mazzini e difesa dei volontari garibaldini, tenta di promuovere l'unificazione di tutta la penisola. Contro di essa intervengono però le truppe inviate da Luigi Napoleone ansioso di accrescere il proprio prestigio presso gli ambienti clericali e moderati di Francia pertanto dopo una lunga e valorosa resistenza, Roma è costretta alla resa, (luglio 1849).
Nel frattempo gli austriaci hanno restaurato Leopoldo II nel gran ducato di Toscana e si apprestano a stroncare definitivamente la resistenza degli ungheresi e di Venezia. Gli ungheresi aggrediti dalle truppe austriache e dai reparti russi inviati dallo zar Nicola I si arrendono nell'agosto del 1849. Pochi giorni dopo anche Venezia stremata dalla fame e dal colera deve cedere di fronte alle forze superiori dell'Austria. 
Il Regno di Sardegna guidato da Vittorio Emanuele II, nonostante la sua mentalità sostanzialmente autoritaria e repressiva, è l'unico a conservare lo Statuto Albertino. Vittorio Emanuele II era consapevole che in tal modo i  liberali della penisola avrebbero guardato al Piemonte come alla guida morale e materiale nella lotta definitiva contro l'Austria dalla quale lo Stato Sabaudo avrebbe potuto trarre grandi vantaggi. Il governo presieduto da Massimo D'Azeglio inizia una seria opera di riorganizzazione e ammodernamento dello Stato, importanti sono le Leggi Siccardi che tendevano a limitare i fortissimi privilegi di cui il clero cattolico ancora godeva. In Piemonte le Leggi Siccardi eliminavano il foro ecclesiastico e il diritto d'asilo, durante la discussione in parlamento si fece notare parlando a favore delle leggi stesse un deputato destinato a un grande avvenire: il conte Camillo Benso di Cavour. Questi, entrato a far parte del ministero D'Azeglio, tra il 1850 e il 1852 in qualità di ministro dell'Agricoltura, delle Finanze e della Marina ebbe modo di distinguersi per abilità politica e per larghezza di vedute. Ma appunto per questo finì per trovarsi in contrasto con il D'Azeglio che tendeva a scivolare sempre più su posizioni sempre più conservatrici. Cavour, che guidava la destra più liberale, si mise d'accordo con Rattazzi, (esponente della sinistra più moderata), allo scopo di creare una nuova maggioranza disposta ad appoggiare una vasta opera di riforme; fu questo il cosiddetto connubio Cavour-Rattazzi che venne stipulato alle spalle della dello stesso capo del governo che fu costretto a dimettersi. Nel novembre del 1852 il Cavour assunse quindi la Presidenza del Consiglio e varò quel grande Ministero che avrebbe retto le sorti del Piemonte fino all'unità d'Italia. Cavour governò il paese con mano sicura: in politica interna egli provvide allo svecchiamento economico e giuridico del regno; in politica estera mirò ad assicurarsi l'alleanza della Francia in previsione dell'auspicato conflitto contro l'Austria. In questa prospettiva il Cavour invia un corpo di spedizione in Crimea, (1855) a fiancheggiare le truppe anglo-francesi in una guerra contro la Russia provocata dalle intromissioni dello Zar Nicola I negli affari dell'impero turco. Cavour acquista così il diritto di partecipare al Congresso di Parigi convocato nel 1856 per decidere le condizioni di pace in base alle quali la Russia ancora una volta viene esclusa dai Balcani e dal Mediterraneo. A Parigi il Cavour con il consenso della Francia e dell'Inghilterra denuncia pubblicamente le indebite ingerenze dell'Austria negli stati italiani indipendenti e si assicura così le simpatie dei patrioti di fede repubblicana tra i quali lo stesso Garibaldi che accettò l'anno dopo insieme a Daniele Manin, la presidenza della società nazionale dall'eloquente motto "Italia e Vittorio Emanuele".
Nell'estate 1857 Carlo Pisacane, un mazziniano che ha maturato  convinzioni tendenzialmente socialiste, conduce una spedizione nel napoletano che però viene subito stroncata dalle truppe borboniche. Nel gennaio del 1858 Felice Orsini attenta alla vita di Napoleone III odiato da tutti i democratici europei. 
Queste iniziative pur contrastanti con le idee del Cavour vengono però utilizzate da questo per convincere Napoleone che se non si provvederà a risolvere per tempo il problema italiano, prevarranno nella penisola i fattori della rivoluzione. L'imperatore è così indotto a stringere col Cavour i patti segreti di Plombières ossia un'alleanza militare rivolta contro l'Austria. Secondo gli accordi, se il Regno di Sardegna fosse stato attaccato dall'Austria, Napoleone III sarebbe dovuto intervenire con il suo esercito per difendere il Regno di Sardegna. In caso di vittoria Napoleone III si sarebbe preso Nizza e la Savoia mentre il Piemonte si sarebbe preso la Lombardia, il Veneto e l'Emilia Romagna.
Provocata ad arte, l'Austria dichiara effettivamente guerra al Piemonte nell'aprile del 1859 ma viene ripetutamente sconfitta dalle truppe franco-piemontesi e in luglio firma l'armistizio di Villafranca con il quale si impegna a cedere la sola Lombardia. A questa si aggiungono la Toscana e l'Emilia che dopo essersi ribellate ai loro sovrani, votano plebiscitariamente per l'annessione al Piemonte, (marzo 1860). Ai successi conseguiti da un Cavour con le arti della diplomazia e dell'esercito regolare piemontese, seguono poi i successi dei Mille di Garibaldi che fra il maggio e l'ottobre del 1860 conducono una campagna vittoriosa contro l'esercito di Francesco II di Borbone. Garibaldi consegna le regioni liberate a Vittorio Emanuele II. Fra l'ottobre  e novembre del 1860 si svolgono quindi i plebisciti per l'annessione al Regno Sabaudo del Mezzogiorno, delle Marche e dell'Umbria. Il 17 marzo 1861 il primo parlamento nazionale riunito a Torino può pertanto proclamare il Regno d'Italia anche se il Lazio è ancora nelle mani del Papa è il Veneto in quelle dell'Austria. 

In Francia la svolta reazionaria iniziata verso la metà del 1848 si conclude con i colpi di stato architettato da Luigi Napoleone dal 1851 1852; egli infatti nel dicembre del 1851 si impone come presidente della Repubblica per 10 anni e si fa attribuire i più ampi poteri. Successivamente nel dicembre 1852 si fa proclamare imperatore dei francesi con il nome di Napoleone III. Presume così di rifondare l'impero e di dare origine a una nuova dinastia  ma sarà l'unico esponente perché la dinastia inizia e finisce con lui.

dai quaderni di storia di Claudia del 1990 

venerdì 14 agosto 2020

Cavour firma un accordo con la Francia 1855 -> 1859

Cavour si rende conto che se il Piemonte vuole progredire, non può restare uno stato isolato. Cavour vuole costruire un Paese unito e indipendente ma per riuscire nel suo intento doveva far diventare la questione italiana un caso internazionale. Ne ebbe l'occasione durante la guerra di Crimea, 1855,  tra Russia contro Francia e Inghilterra approfittando dell'invito che chiedeva di mandare le truppe del Regno di Sardegna ad aiutare Francia e Inghilterra. Cavour accetta l'invito e manda un corpo di spedizione sardo anche se il popolo era contrario a una guerra di cui non era chiara l'utilità.
Immagine del libro "I nodi del tempo 2" Lattes edizioni
Dopo la guerra Cavour riuscì a partecipare alla conferenza di Parigi del 1856 in cui venivano firmati i trattati di pace. Ebbe anche l'occasione di parlare della situazione italiana ai rappresentanti delle maggiori potenze europee. Gli inglesi e soprattutto i francesi, (guidati da Luigi Napoleone Bonaparte), rimasero colpiti dal discorso di Cavour e lo sostennero perché volevano espandere l'influenza francese in Europa. Cavour firmò un trattato di alleanza militare a Plombières insieme a Napoleone III (Luigi Napoleone Bonaparte).
L'accordo prevedeva che se il Regno di Sardegna fosse stato attaccato dall'Austria, Napoleone III sarebbe dovuto intervenire con il suo esercito per difendere il Regno di Sardegna. In caso di vittoria Napoleone III si sarebbe preso Nizza e la Savoia mentre il Piemonte si sarebbe preso la Lombardia, il Veneto e l'Emilia Romagna. Inoltre si sarebbero creati altri due Regni: uno nel centro Italia e uno in sud Italia. Il Papa sarebbe rimasto a capo di Roma e il Lazio.
Cavour provoca l'Austria* in modo che quest'ultima attacchi il Piemonte. Il 23 aprile 1859 l'Austria inviò un ultimatum al Piemonte chiedendo l'immediato disarmo. Cavour, non aspettando altro, lo respinse. Iniziò così la seconda guerra di indipendenza: Napoleone III mandò il suo esercito in aiuto al Piemonte come previsto nell'accordo di Plombières. 
La prima grande battaglia fu vinta dall'esercito franco-piemontese e si svolse a Magenta. Gli austriaci furono costretti a ritirarsi oltre il fiume Mincio mentre Napoleone III e Vittorio Emanuele II entravano a Milano. I volontari di Giuseppe Garibaldi nel frattempo stavano liberando le valli dell'alta Lombardia. Il 24 giugno 1859 sulle colline di Solferino e San Martino, (a sud del Garda), ha inizio uno scontro tra 100.000 francesi + 50.000 piemontesi contro altrettanti austriaci. Lo scontro si protrae per tutta la giornata provocando quasi 40.000 morti e feriti. L'esercito austriaco si ritira sconfitto nel quadrilatero, (sistema difensivo incentrato sulle fortezze di Mantova, Verona, Peschiera e Legnago).


* ordina il riarmo dell'esercito sabaudo violando gli accordi di pace stipulati al termine della I Guerra di Indipendenza, organizza manovre militari al confine con la Lombardia austriaca, permette a Garibaldi di costituire un corpo di volontari, i cacciatori delle Alpi. Francesco Giuseppe, imperatore austriaco, ordina il disarmo al Piemonte che però non ubbidisce. 

Samuele e Claudia

Giuseppe Mazzini e la Giovine Italia 1830 -> 1844

Mazzini viene incarcerato dalla polizia sabauda nel 1830, non viene condannato per insufficienza di indizi ma deve recarsi a Marsiglia in esilio dove nel 1831 fonda "Giovine Italia" una nuova società segreta. Fonda anche una rivista con lo stesso nome che viene introdotta in Italia clandestinamente. Mazzini è ricercato dalla polizia per le sue idee ed è costretto a rifugiarsi in Francia, Svizzera e poi in Inghilterra ma continua sempre a scrivere lettere e documenti allo scopo di organizzare bene la Giovine Italia. Mazzini critica la carboneria in quanto:
- si basava eccessivamente sulla fiducia e appoggio dei principi e sovrani locali e sull'aiuto delle potenze straniere
- la troppa segretezza impediva il coinvolgimento del popolo che non conosceva gli scopi delle insurrezioni e non vi partecipava 
- auspicava a un'Italia organizzata come federazione di stati monarchici 
L'idea di Mazzini consiste invece nel riporre fiducia nel popolo che doveva venire a conoscenza dei programmi rivoluzionari. Gli aderenti alla Giovine Italia avrebbero dovuto informare il popolo delle idee rivoluzionarie con manifesti, messaggi e fogli clandestini 
Mazzini pensa all'Italia futura come UNA, LIBERA, INDIPENDENTE, REPUBBLICANA poiché questa forma di governo avrebbe assicurato un'effettiva uguaglianza di tutti i cittadini. Nel 1834 Mazzini fonda in Svizzera la Giovine Europa poiché l'Italia non deve realizzare solo la propria indipendenza ma pensare anche alla libertà dei polacchi e tedeschi. I favorevoli alle idee mazziniane sono soprattutto coloro che appartengono alla borghesia. Le insurrezioni dei mazziniani falliscono una dopo l'altra, (Savoia, Torino, Genova). Nel 1844 fallisce anche il moto preparato dai Fratelli Bandiera che sbarcano in Calabria per liberarla ma vengono catturati e fucilati dalle esercito borbonico.

dai quaderni di storia di Claudia del 1990

lunedì 10 agosto 2020

Ho letto "La solitudine dei numeri primi" - Enrico Giordano

Lettura terminata ieri in spiaggia. Un libro talmente strano, a mio parere, che non so neppure cosa dire a riguardo. Mi ha lasciato addosso una sensazione di fastidiosa, deprimente infelicità.Non ricordo di aver letto altri libri simili; libri tristi sì, magari sulla guerra o eventi catastrofici ma in quel caso riuscivo a giustificare la tristezza che mi avevano trasmesso e inoltre mi avevano fatto piangere, tirare un sospiro di sollievo, emozionare. 
Questo libro invece non mi ha trasmesso tristezza partecipata, forse apatia, boh, non riesco proprio a definire bene cosa ho provato. Cosa strana: non mi sono assolutamente immedesimata nei personaggi, mi son sembrati abbastanza piatti, non ho abbandonato la lettura solamente perché dovevo sapere cosa sarebbe successo nella pagina dopo e poi in quella dopo ancora. In ogni caso lettura scorrevole, questo sì ma per me è no, non è un libro che consiglierei alle amiche e non credo lo proporrò a Samuele anche se in realtà è arrivato a casa nostra come consiglio di lettura estiva dal prof di italiano che quest'anno ha scelto tutti libri per adulti in modo da spronare i ragazzi a riflettere, se non ho capito male. Il libro è in caso, non sto dicendo che impedirò a Samu di leggerlo ma non lo spingerò a leggerlo anche perché non credo sia un libro che potrebbe piacergli. 
Voi lo avete letto? Vi è piaciuto? Cosa vi è piaciuto di questo libro? Son curiosa!

martedì 4 agosto 2020

L'Italia indipendente e unita 1848 -> 1852

La situazione in Italia dopo il 1848
Dopo i moti rivoluzionari del 1848 l'Europa conobbe un nuovo periodo di repressioni e vide riaffermarsi l'assolutismo monarchico in molti Paesi. Anche in Italia ci furono delle condanne verso i patrioti che avevano partecipato ai moti rivoluzionari. Nel Lombardo Veneto il maresciallo Radetzky fece condannare a morte centinaia di oppositori provenienti dall'Austria. Nel regno delle due Sicilie il re Ferdinando II di Borbone fece arrestare migliaia di persone. Nel Granducato di Toscana, nonostante molte tradizioni riguardanti la tolleranza, furono effettuati numerosi arresti anche se poi venne concessa l'amnistia*. L'unico stato realmente libero dalle influenze straniere era il Regno di Sardegna che mantenne Costituzione e Parlamento. Le speranze dei patrioti sono riposte nel Piemonte che era guidato da Vittorio Emanuele II. 

Dopo la sconfitta di Novara ci furono delle nuove elezioni nel Regno di Sardegna e a capo del governo salì Massimo d'Azeglio. Si crearono le premesse per uno stato moderno nel quale aristocrazia e clero perdevano parte dei loro privilegi e diventavano vulnerabili a qualsiasi legge penale come qualsiasi cittadino. Nel 1850 Massimo d'Azeglio affidò al conte Camillo Benso di Cavour il ministero dell'Agricoltura. Camillo Benso di Cavour intendeva trasformare il piccolo stato sabaudo (Savoia) in una potenza economica. Il nuovo governo oltre a favorire uno sviluppo economico in Piemonte portò all'unificazione e all'indipendenza dell'Italia. Nel 1852 Cavour prese il posto di Massimo d'Azeglio. 
Immagine del libro "I nodi del tempo 2" Lattes edizioni
Sotto la guida di Cavour il Regno di Sardegna iniziò a diventare uno stato moderato, bene organizzato e progredito. All'inizio fu applicata una politica economica liberista che permetteva l'abolizione di parte delle leggi doganali che favorì un maggiore commercio.  Per il commercio erano necessari mezzi di trasporto e così il Regno di Sardegna sviluppò le rete ferroviaria che diventò la più lunga d'Italia e per realizzarla Cavour impose delle tasse a tutti i ceti sociali. Cavour seguì il principio "libera Chiesa libero Stato" faceva diventare la Chiesa e lo Stato indipendenti l'una dall'altro.

*Provvedimento generale di clemenza con cui, in presenza di situazioni eccezionali, chi ha applicato una punizione, la ritira e non la applica più.

Samuele