martedì 4 agosto 2020

L'Italia indipendente e unita 1848 -> 1852

La situazione in Italia dopo il 1848
Dopo i moti rivoluzionari del 1848 l'Europa conobbe un nuovo periodo di repressioni e vide riaffermarsi l'assolutismo monarchico in molti Paesi. Anche in Italia ci furono delle condanne verso i patrioti che avevano partecipato ai moti rivoluzionari. Nel Lombardo Veneto il maresciallo Radetzky fece condannare a morte centinaia di oppositori provenienti dall'Austria. Nel regno delle due Sicilie il re Ferdinando II di Borbone fece arrestare migliaia di persone. Nel Granducato di Toscana, nonostante molte tradizioni riguardanti la tolleranza, furono effettuati numerosi arresti anche se poi venne concessa l'amnistia*. L'unico stato realmente libero dalle influenze straniere era il Regno di Sardegna che mantenne Costituzione e Parlamento. Le speranze dei patrioti sono riposte nel Piemonte che era guidato da Vittorio Emanuele II. 

Dopo la sconfitta di Novara ci furono delle nuove elezioni nel Regno di Sardegna e a capo del governo salì Massimo d'Azeglio. Si crearono le premesse per uno stato moderno nel quale aristocrazia e clero perdevano parte dei loro privilegi e diventavano vulnerabili a qualsiasi legge penale come qualsiasi cittadino. Nel 1850 Massimo d'Azeglio affidò al conte Camillo Benso di Cavour il ministero dell'Agricoltura. Camillo Benso di Cavour intendeva trasformare il piccolo stato sabaudo (Savoia) in una potenza economica. Il nuovo governo oltre a favorire uno sviluppo economico in Piemonte portò all'unificazione e all'indipendenza dell'Italia. Nel 1852 Cavour prese il posto di Massimo d'Azeglio. 
Immagine del libro "I nodi del tempo 2" Lattes edizioni
Sotto la guida di Cavour il Regno di Sardegna iniziò a diventare uno stato moderato, bene organizzato e progredito. All'inizio fu applicata una politica economica liberista che permetteva l'abolizione di parte delle leggi doganali che favorì un maggiore commercio.  Per il commercio erano necessari mezzi di trasporto e così il Regno di Sardegna sviluppò le rete ferroviaria che diventò la più lunga d'Italia e per realizzarla Cavour impose delle tasse a tutti i ceti sociali. Cavour seguì il principio "libera Chiesa libero Stato" faceva diventare la Chiesa e lo Stato indipendenti l'una dall'altro.

*Provvedimento generale di clemenza con cui, in presenza di situazioni eccezionali, chi ha applicato una punizione, la ritira e non la applica più.

Samuele 

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