martedì 30 giugno 2020

Flash ha tre zampe!

Dopo aver letto il libro "Tre zampe" mi sono ricordato al Lago Riviera c'è un cane con tre zampe come Circe. Si chiama Flash, è il cane di Nico, è bianco e nero ed è più veloce degli altri due cani, Rigel e Lola.


Gli piace buttarsi nel lago e giocare con tutti, se vede volare gli uccelli li vuole catturare e inizia a correre come un pazzo: Nico lo deve prendere sennò dà fastidio durante le gare.



Mattia 2012

Ho letto "Il treno dei bambini" - Claudia

Ho finito da poco di leggere "Il treno dei bambini" che mi aveva consigliato la mia amica Monja tempo fa. L'ho ordinato nella mia libreria preferita, Cartamarea, ed ho atteso con pazienza il messaggino della libraia. Anche se stavo già leggendo altro, non ho potuto fare a meno di iniziare a leggerlo perché ero veramente curiosa visto che sia la mia amica che la libraia mi avevano assicurato fosse bello bello bello. Eccolo qua:
Titolo: Il treno dei bambini. Autore: Viola Ardone. Casa editrice: Einaudi

Non vi lascio sulle spine: il libro mi è piaciuto molto! Effettivamente in due giorni l'ho divorato e me lo son gustato assai! Mi aveva molto incuriosito il riassunto che mi aveva fatto Monja ed ero rimasta stupita di non aver mai sentito parlare dei tanti bambini del sud Italia che nel dopoguerra sono stati ospitati in molte città della regione in cui vivo. Protagonisti del libro sono alcuni di questi bambini che da un giorno all'altro son passati dai vicoli della loro città dove purtroppo, non per causa loro, vivevano in povertà, alla casa di una famiglia sconosciuta dove hanno dovuto imparare a conoscere un clima differente, nuovi cibi, nuove abitudini. Bambini spaventati dal dover lasciare le loro uniche certezze: i genitori, i negozianti e i vicoli del loro paesino. Spaventati dall'ignoto e dalla dicerie: "al nord i comunisti mangiano i bambini". Di questo libro, oltre alla storia, mi è piaciuto molto il modo in cui è scritto, non ho provato sentimenti come pietà o carità che non amo molto, ma voglia di far conoscere un pezzettino di storia. Non un voler esaltare il gesto di chi ha aiutato ma piuttosto il sentire di chi si è ritrovato solo, lontano da casa, senza alcun riferimento familiare. Mi è piaciuto molto anche leggere tantissimi modi di dire della città di Napoli, anche parti in dialetto che portano il lettore ancora più dentro la storia. Ho apprezzato tantissimo la quarta parte del libro in cui il linguaggio cambia, veniamo catapultati nel 1994 per ripercorrere insieme a uno dei protagonisti ormai adulto, le emozioni e i sentimenti di questa sua lunga avventura. Lunga sì perché tanti bambini, dopo aver trascorso mesi o anni nel centro Italia, sono cambiati, non sono tornati nella loro città di origine così come erano partiti, sono tornati con nuove competenze e tanti sogni. C'è chi è rimasto al sud, chi ha fatto carriera, chi ha mantenuto rapporti con la famiglia del "nord" che lo ha ospitato...
L'ultima parte, molto riflessiva, mi ha davvero commossa, mi sono immedesimata tanto nel personaggio che per buona parte della sua vita si è sentito spezzato in due; legato alle sue origini ma allo stesso tempo proiettato a vivere portando avanti le proprie passioni e ambizioni tanto da rinnegare le proprie origini. Ho dovuto trattenere le lacrime.

  
Incuriosita da questo pezzetto di storia che non conoscevo ho cercato in rete alcune informazioni e ho scoperto che questo non è il primo libro che racconta dei treni dei bambini che dal sud vengono portati in città del centro Italia ma ne esiste in commercio almeno un altro pubblicato nel 2008: "I treni della felicità. Storie di bambini in viaggio tra due Italie" di Giovanni Rinaldi. Esiste anche un film/documentario: "Pasta nera" (http://www.piva.it/seminalfilm/pastanera)

"Giovanni Rinaldi, tessendo sottili fili di memorie sparse, anni fa si è messo in cerca dei bambini che erano saliti su quelli che vennero chiamati «I treni della felicità». Si trattava di una straordinaria rete di solidarietà sostenuta dalla neonata UDI e dal PCI che, a partire dal secondo dopoguerra, affidò per mesi (talvolta anni) a famiglie del Centro Italia oltre 70.000 figli del Sud vittime delle conseguenze belliche, di rivolte operaie sedate col sangue, di calamità naturali. Bambini che lasciarono le loro famiglie per essere ospitati da altrettante famiglie contadine, nei paesi del reggiano, del modenese, del bolognese. Lì vennero rivestiti, mandati a scuola, curati. Mezzo secolo dopo un cineasta, Alessandro Piva, e uno storico, Giovanni Rinaldi, si mettono sulle tracce dei sopravvissuti. Ne escono fuori due lavori confinanti e di documentazione tra storia di ieri e di oggi, il documentario Pasta nera e questo libro, frutto di appassionati viaggi e ricerche in diverse città del centro Italia. Scritto in presa diretta, il libro ricostruisce le storie di alcuni di quei bambini che su malandati vagoni ferroviari arrivarono in un’altra Italia. Soprattutto di quelli rimasti a vivere nelle famiglie che li avevano adottati, scovati dall’autore nel corso dei suoi viaggi ad Ancona, Follonica, Ravenna, Lugo di Romagna. Sono Severino, Dante, Zazà, che oggi parlano ricordando i fanciulli che furono in un Paese più povero e semplice, dove mangiare un gelato o un piatto di pasta erano cose che potevano emozionare. Ma è anche la storia delle «due Italie» e di un Sud ancora socialmente arretratissimo. Fu proprio questo che spinse alcuni di quei bambini a fare una scelta drammatica: lasciare la propria terra e la propria famiglia, restare dove il destino e quei treni li avevano portati, sognando una vita migliore." (https://www.ediesseonline.it/prodotto/i-treni-della-felicita/)


Io ve lo consiglio vivamente come lettura estiva perché è leggero e allo stesso tempo contiene fatti storici importanti che probabilmente pochi conoscono. Un libro che non potrete lasciare troppo a lungo sul comodino perché la storia ci catturerà e vorrete sapere come va a finire. Un libro divertente, commovente e in piccola parte storico. Insomma perfetto!

Claudia

(la recensione di Samuele: https://lastranabandadellaspiaggia.blogspot.com/2020/07/ho-letto-il-treno-dei-bambini-samuele.html)

Mi pare giusto segnalare questo articolo in cui Giovanni Rinaldi, autore de "I treni della felicità" segnala che nel libro di Viola Ardone manca una nota finale con le fonti storiche o i testi da cui l’autrice ha tratto ispirazione diretta, o ringraziamenti a chi prima di lei proprio questi avvenimenti e storie ha vissuto o ricercati, scoperti e raccontati tra cui appunto "I treni della felicità" .
Solamente nella Nona edizione del romanzo “Il treno dei bambini”, distribuita a febbraio 2020, dopo le tante sollecitazioni in tal senso ricevute, la casa editrice Einaudi ha pubblicato due pagine con una “Principale bibliografia di riferimento”.

https://giorinaldi.wordpress.com/2020/05/29/alle-fonti-nascoste-del-romanzo-il-treno-dei-bambini-parte-terza/

lunedì 29 giugno 2020

Ho letto "Quando non mi vedi" - Samuele

Titolo: Quando non mi vedi

Autore: Arianna Marfisa Bellini

Illustratore: Massimo Pastore

Casa editrice: Bacchilega JUNIOR

Riassunto: Questo libro parla di una ragazza che viene presa in giro da dei bulli che la chiamano "balena" perché è un po' grassa e la minacciano anche con un coltello, così la scuola dove andava questa ragazza chiama una psicologa per risolvere il problema dei bulli. Questa psicologa mette tutti gli alunni in 3 categorie differenti: i benvisti, i malvisti e gli ignorati. Negli ignorati c'è il bullo che minacciava la ragazza e anche la stessa ragazza. Alla fine la psicologa riesce a far capire al bullo che non doveva comportarsi così anche se lo faceva perché aveva perso sia la madre che il padre ma non il fratello. L'immagine e il pezzo del libro che mi ha colpito di più è quando il bullo piange e racconta la sua storia e il motivo del suo comportamento. Nel libro si scopre anche che i genitori della ragazza che viene bullizzata sono sempre in giro e tocca sempre a lei occuparsi delle faccende di casa e delle nipoti. Durante il racconto si vede ogni tanto un ragazzo che vive nel bosco e che trova il coltello che era stato usato per minacciare la ragazza e lo usa per fare una statuetta che rappresenta un padre con un bambino.

Giudizio: Questo libro non mi è piaciuto molto perché si passa da una scena all'altra senza spiegazione e senza nessun motivo e quindi non capivo cosa stava succedendo, inoltre a ogni fine capitolo si vede un ragazzo che vive nel bosco ma nel libro non se ne parla affatto.

Voto da 1 a 10: 3

Samuele

sabato 27 giugno 2020

La Sissy - Cristian




Siamo io, Mattia, Nico e la Sissy
Il 13 maggio 2020 sono andato al lago Riviera per allenarmi in vista della gara del 20 maggio. Vado al lago di pomeriggio, dopo pranzo. Una volta che ci siamo posizionati inizio a pescare, con i consigli di Nico e di Ivano pesco pochissimi pesci per almeno 1/2 ore poi Nico mi fa cambiare picchetto e mi insegna a pescare sotto sponda con la canna da feeder. Più o meno dopo 30 minuti  dal cambiamento abbocca una carpa, talmente grande che che porta subito il pasturatore a metà lago, poi io con l'aiuto di Mattia dopo un bel po' di tempo la riporto a riva e dopo altri 5 minuti fa uscire parte del corpo e allora Nico capisce che è la Sissy (il pesce più grande del lago che  pesa più o meno 8,5 kg). Quindi vengono subito tutti attorno a me e la Lally mi fa un video e una foto mente la pesco. Dopo 3/4 minuti la stanco e fa uscire la bocca dall'acqua e Mattia, (che è l'inguadinatore ufficiale), la inguadina ma non riesce a tirarla fuori dall'acqua perché pesa troppo e quindi lo aiuta Nico. Una volta tirata fuori dall'acqua e slamata il babbo ci fa una foto con la Sissy  in mano e poi la rigettiamo in acqua. Poi ho messo a posto tutto e sono andato alla reception del lago e tutti mi hanno fatto i complimenti. Poi Nico mi regala 3 galleggianti perché ero stato bravissimo.
Ancora oggi che è il 27 e sono passate 2 settimane continuano a farmi i complimenti e cosa più importante ancora nessuno ha ripescato la Sissy

Cristian

ANDATE A VEDERE QUI IL PRECEDENTE POST SULLA PESCA

Ho letto "Tre zampe" - Mattia 2012

Recensione al libro "Tre zampe"

Qualche giorno fa ho comprato un libro da leggere durante le vacanze estive, si intitola "Tre zampe". Il libro parla di un gatto di nome Circe, è una micia a tre zampe, lei lo capisce perché non è agile, veloce come le sue sorelle trova però la soluzione per fare le stesse cose in modo diverso. 



Questo libro insegna che chi aveva qualcosa in meno può fare tutto e a me è piaciuto.


Mattia 2012

Nutrizione, cura della persona, bellezza e pulizia della casa

Ciao, sono Raffaella e da alcuni anni utilizzo i prodotti Amway; sono prodotti di ottima qualità in ambito di Nutrizione, Cura della Persona, Bellezza e Pulizia della casa inoltre Amway offre l'opportunità di avviare un'attività autonoma.

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La vitamina C è un nutriente essenziale che dovrebbe essere apportato su base giornaliera tramite una dieta ben bilanciata e si può trovare nella frutta come le ciliegie acerola, i ribes e nella maggior parte degli agrumi. Ha un ruolo fondamentale nel sostenere la normale salute della pelle e del sistema immunitario; è un potente antiossidante che aiuta a prevenire i danni cellulari causati dai radicali liberi.


Deodorante antitraspirante che previene cattivi odori, sudorazione, irritazione o discromie della pelle per 48 ore. Regala una sensazione duratura di freschezza. Altamente efficace per tutto il giorno pur restando leggero e delicato. Si adatta al vostro stile di vita attivo, rilasciando la sua fresca fragranza con il movimento. Studiato per ridurre le irritazioni che possono causare la comparsa di macchie scure sulle ascelle. Non lascia segni bianchi sulla pelle e sugli abiti.


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Raffaella

venerdì 26 giugno 2020

Fiori e bambole

Queste sono alcune delle mie piante sul balcone, le mie creazioni con le perline e alcune delle mie bambole da collezione.






nonna Paola

Tiro con l'arco

Io come sport faccio tiro con l'arco. Ho conosciuto questo sport grazie a una amica di mia mamma che già praticava questo sport. Mi piace questo sport perché non è uno sport molto faticoso, d'inverno tiriamo in una palestra di una scuola mentre in estate tiriamo in un campo all'aperto. Quando si inizia a tirare per le prime volte si tira a una distanza minore rispetto quelli che tirano da più tempo. Per poter tirare serve ovviamente un'attrezzatura: serve un'arco, delle frecce, una faretra e anche delle protezioni. Serve anche paglione con una targa dove poter scagliare le frecce. 



Ogni tanto partecipo anche a delle gare, si d'inverno che d'estate. In una gara in inverno ci sono 20 volè in una volè ci sono 6 frecce in inverno e 3 in estate). Ovviamente ci sono anche delle regole: non si può tirare se qualcuno stà recuperando le frecce, per recuperare le frecce bisogna aspettare un segnale da un'altro tiratore e ovviamente quando si ritirano le frecce bisogna stare attenti che non ci sia una persona dietro.


Samuele

mercoledì 24 giugno 2020

La Pesca - Cristian


Uno dei miei hobby preferiti è pescare, ci vado con il babbo e a volte viene anche Mattia (anche se si annoia molto velocemente e quindi preferisce andare al mare con la mamma). Il lago in cui andiamo a pescare è il Lago Riviera di Viserba
Al lago ci sono un sacco di persone gentili; Nico (che è il proprietario del lago) mi aiuta sempre, ogni tanto mi fa delle mini-lezioni su come pescare e altre cose. 
Per pescare si utilizzano diverse canna che vanno in base alle tecniche che utilizzi; alcune di esse sono: a feeder e a schippino, vi racconterò in un altro post cosa sono e come funzionano. 



Una tipica giornata da pescatore è strutturata più o meno cosi: come prima cosa devi preparati l'attrezzatura per la pesca ( canne + cassetta con gli attrezzi necessari + pellet o mais)la sera prima o la mattina stessa, poi vai al lago e prepari la tutta la tua attrezzatura al picchetto che ti verrà assegnato, infine inizi a pescare e aspetti che fino a quando non abbocca un pesce; una volta che la carpa o il carrasso abbocca tu lo devi far stancare per poi fargli uscire la testa dall'acqua e poi inguadinarlo (mettere il pesce nel guadino) e tirarlo fuori dall'acqua e appoggiarlo sulla terra. Una volta appoggiato sull'erba lo devi slamare (cioè togliere l'amo dalla bocca) e poi ributtarlo in acqua (o nella nassa se sei in gara). Poi alla fine metti tutto in macchina (tranne i pesci🌝) e vai a fare 2 chiacchere con le altre persone. 

Cristian

martedì 23 giugno 2020

Il suo pranzo

Tema: mio figlio
Mio figlio quando gioca a Minecraft al computer entra in un mondo tutto suo e non sente caldo, freddo, non va a far pipì e non mangia. In questi giorni è a casa da solo quindi gli chiedo di mandarmi la foto del pranzo che si è preparato per assicurarmi che mangi qualcosa. Appena vista la foto di oggi l'ho chiamato e mi sono arrabbiata di brutto ma effettivamente... un geniaccio a capovolgere e ritagliare la foto del giorno prima 😂


Claudia

Il mio pranzo

In questi giorni sono a casa da solo e mi tocca farmi da solo da mangiare e mandare la foto di quello che mi sono preparato a mia mamma, a volte però non ho molta voglia di farmi mangiare e quindi mando la foto del giorno prima a mia mamma girandola e ritagliandola sperando che non se ne accorga come infatti è successo oggi ma mia mamma mi ha scoperto.
22/06/2020
23/06/2020
Alla fine ho dovuto farmi davvero da mangiare (tortillas con salame e delle fette di melone).
23/03/2020

Samuele Russo

lunedì 22 giugno 2020

TEX

Ho iniziato a leggere TEX da quando mio nonno non c'è più perché aveva sempre detto che me li avrebbe lasciati e da lì è iniziata la passione. A maggio siamo andati a prendere tutti i TEX (circa 900) dal garage della casa del nonno e della nonna e abbiamo speso tutto un pomeriggio per metterli a posto in più di uno scaffale (uno nello studio che contiene i TEX classici e uno in camera mia che contiene i TEX cartonati). Sono partito dai TEX cartonati perché quelli classici son troppo in alto nello scaffale, soprattutto il 1°, che si trova più in alto degli altri e perché quelli cartonati sono più lunghi così devo aspettare più tempo per prenderne un altro ma anche perché sono a colori. 


TEX WILLER è il protagonista del fumetto TEX ambientato quando c'erano ancora gli indiani d'america ma non esistevano i telefoni e le auto quindi per comunicare usavano il telegrafo e l'alfabeto morse, mentre per viaggiare usavano i cavalli o il calesse. Fino ad ora ho letto all'incirca 90 TEX cartonati che parlano perlopiù di guerra [nordisti vs sudisti (all'inizio pensavo che fossero  persone con una sudorazione elevata o chiamati così come se fosse una presa in giro ma poi ho capito che erano soldati provenienti dal sud dell'america)], ma anche di storie d'amore tra americani e americani o tra americani e indiani.


I personaggi principali sono: Tex Willer, Kit Carson,  Kit Willer, Tiger Jack. Tex è un personaggio che porta giustizia ovunque vada. Tex sposa una donna indiana di nome Lilith con cui ha un figlio di nome Kit Willer  che entra a far parte dell'esercito nordista. Prima di avere il figlio Kit Willer, Tex Willer conosce Kit Carson che lo aiuta in molte situazioni e gli dà  il soprannome di “Satanasso” (principe dei demoni).  Tex Willer conosce Tiger Jack  quando muore la moglie Lilith per causa di alcune coperte infette di vaiolo  donate da alcuni americani appositamente per fare una strage. Tiger Jack è il migliore amico indiano di Tex Willer,   regala la propria Lancia a Tex Willer, il cui soprannome per il popolo Navajo è Aquila della Notte, quando si svolge il funerale della moglie di Tex Willer, Lilith, per poi essere lanciata sulla tomba. 
È un ottimo fumetto, lo consiglierei a tutti.
Samuele


SERGIO BONELLI EDITORE: Una leggenda. Questa è l'unica definizione possibile di Tex Willer che, pubblicato ininterrottamente da più di settant'anni, è il più longevo personaggio del fumetto italiano e uno dei più duraturi del fumetto mondiale. Familiare in Italia come la Ferrari e la pizza, continua ad avere centinaia di migliaia di affezionati lettori. Il segreto del suo successo? Il fascino del personaggio (grintoso, ironico, antirazzista e nemico di ogni ingiustizia), degli ambienti (praterie, foreste, deserti) e degli avversari (fuorilegge e indiani ribelli, ma anche maghi vudù e sette segrete).

domenica 21 giugno 2020

Finalmente estate

Finalmente, dopo 9 mesi di scuola, è arrivata l'estate che per me corrisponde a: mare, tanti bagni al mare e a casa perché sono pieno di sabbia, scottature e di conseguenza il non dormire la notte perché mi brucia tutto il corpo e mettere su pancia a causa dei tanti gelati.
Però d'estate devo fare anche i compiti ed è una vera seccatura.  Inoltre durante l'estate devo leggere almeno 2 libri tra i 5 che ci ha consigliato il professore di italiano* più altri sotto consiglio di mia mamma. 
Fino ad ora ho letto "Bar sport" e  "Jack frusciante è uscito dal gruppo".
A volte io, mia mamma e alcuni amici mangiamo al mare a pranzo o per cena. Sabato sera io, mia mamma, Raffaella, Cristian, Mattia e Tomas abbiamo ordinato la pizza per farcela portare in spiaggia e abbiamo mangiato lì. Siamo tornati a casa quando abbiamo finito di mangiare e quando 4-5 scarabei non la smettevano di girarci attorno e di posarcisi addosso.
*elenco libri consigliati:
S.Benni, "Bar sport"
J.K.Jerome, "Tre uomini in barca"
P.Giordano, "La solitudine dei numeri primi"
E.Brizzi, "Jack Frusciante è uscito dal gruppo"
G.Orwell, "1984"

Samuele

sabato 20 giugno 2020

La pizza in spiaggia

E finalmente ieri sera abbiamo inaugurato la serata pizza in spiaggia! Il cielo era limpidissimo e il tramonto è stato favoloso. Peccato per gli scarabei che subito dopo cena hanno iniziato a ronzarci attorno e non c'è stato modo di mandarli via, tornavano sempre da me! Siamo dovuti scappare...



Claudia