venerdì 14 agosto 2020

Giuseppe Mazzini e la Giovine Italia 1830 -> 1844

Mazzini viene incarcerato dalla polizia sabauda nel 1830, non viene condannato per insufficienza di indizi ma deve recarsi a Marsiglia in esilio dove nel 1831 fonda "Giovine Italia" una nuova società segreta. Fonda anche una rivista con lo stesso nome che viene introdotta in Italia clandestinamente. Mazzini è ricercato dalla polizia per le sue idee ed è costretto a rifugiarsi in Francia, Svizzera e poi in Inghilterra ma continua sempre a scrivere lettere e documenti allo scopo di organizzare bene la Giovine Italia. Mazzini critica la carboneria in quanto:
- si basava eccessivamente sulla fiducia e appoggio dei principi e sovrani locali e sull'aiuto delle potenze straniere
- la troppa segretezza impediva il coinvolgimento del popolo che non conosceva gli scopi delle insurrezioni e non vi partecipava 
- auspicava a un'Italia organizzata come federazione di stati monarchici 
L'idea di Mazzini consiste invece nel riporre fiducia nel popolo che doveva venire a conoscenza dei programmi rivoluzionari. Gli aderenti alla Giovine Italia avrebbero dovuto informare il popolo delle idee rivoluzionarie con manifesti, messaggi e fogli clandestini 
Mazzini pensa all'Italia futura come UNA, LIBERA, INDIPENDENTE, REPUBBLICANA poiché questa forma di governo avrebbe assicurato un'effettiva uguaglianza di tutti i cittadini. Nel 1834 Mazzini fonda in Svizzera la Giovine Europa poiché l'Italia non deve realizzare solo la propria indipendenza ma pensare anche alla libertà dei polacchi e tedeschi. I favorevoli alle idee mazziniane sono soprattutto coloro che appartengono alla borghesia. Le insurrezioni dei mazziniani falliscono una dopo l'altra, (Savoia, Torino, Genova). Nel 1844 fallisce anche il moto preparato dai Fratelli Bandiera che sbarcano in Calabria per liberarla ma vengono catturati e fucilati dalle esercito borbonico.

dai quaderni di storia di Claudia del 1990

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