mercoledì 10 febbraio 2021

Ho letto "Io non ho paura"

Titolo: Io non ho paura

Autore: Niccolò Ammaniti

Casa editrice: EINAUDI


Riassunto: Questo libro racconta la storia di un ragazzo di nome Michele (che ha 9 anni) che all'inizio del libro sta facendo una gara di arrampicata su una collina insieme a dei suoi amici e a sua sorella e visto che Michele arriva quasi sempre terzo pensa di poter arrivare terzo anche quella volta ma purtroppo la sorella di cinque anni cade e si fa male a una caviglia e così arriva ultimo e secondo le regole del Teschio (soprannome di un ragazzo di 12 anni) deve pagare penitenza ma si decide che la penitenza deve farla Barbara solo per vendicarsi di un fatto avvenuto tempo prima (lui aveva fatto togliere la camicia a Barbara per penitenza e lei ha raccontato a un signore di nome Melichetti quello che diceva su di lui) e decide che deve abbassarsi le mutande visto che la volta prima si è tolta la camicia. A questo punto Michele interviene e decide di pagare la penitenza al posto di Barbara e così è costretto ad entrare in una casa abbandonata, arrivare alla finestra al piano di sopra e scendere aggrappato a un albero li vicino. Quando si aggrappa a un ramo dell'albero questo si stacca e cade su un materasso e quindi decide di spostarlo per capire perché si trova lì e in questo modo trova un buco abbastanza profondo con dentro un bambino che sembra morto ma quando il giorno dopo scende nel buco con una corda e lo tocca con un piede il bambino alza la testa infilata in una coperta e Michele decide di scappare. Quando torna a casa il padre è arrabbiato con lui perché è stato via quasi tutto il giorno ma nonostante ciò non lo picchia. Nei giorni seguenti Michele continua ad  andare trovare il bambino nel buco e scopre che si chiama Filippo ma visto che fa sempre tardi la madre decide di picchiarlo e così non va più in bici per un po' perché gli fa male il sedere. Il padre però intuisce che il figlio va a trovare il bambino nel buco, visto che lui fa parte del rapimento di quel bambino, e gli proibisce di tornarci, ma quando Michele torna con gli amici alla casa abbandonata per giocare controlla se c'è ancora Filippo ma vede che è sparito e a questo punto il suo migliore amico gli svela che alcuni genitori lo anno spostato nella casa di Melichetti e così Michele, una notte, decide di andare a liberarlo.


Perché mi è piaciuto questo libro: Questo libro mi è piaciuto perché è molto divertente in alcuni punti mentre in altri è molto serio e molto triste per quello che gli adulti vorrebbero fare a Filippo. L'unica cosa che non mi è piaciuto di questo libro è che ci sono abbastanza parolacce e parole strane per intendere parti intime. La cosa che mi è piaciuta di più e mi fa ridere è quando la madre di Michele lo rincorre per menarlo e lui racconta come saltava sopra il divano per sfuggire alla madre e alla fine si nasconde sotto il letto e Michele paragona la madre a Maciste visto che riesce a toglierlo da sotto il letto nonostante lui si era aggrappato a una gamba di quest'ultimo. La parte che non ho capito è quando la madre di Filippo appare al telegiornale e dice ai rapitori che il riscatto è troppo alto e di non tagliare le orecchie a suo figlio. Non ho capito questa parte perché se i rapitori tagliavano le orecchie a Filippo finivano ancora di più nei guai.

Samuele


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