giovedì 22 aprile 2021

Ho letto "Nato a Hiroshima

  Titolo: Nato a Hiroshima

Autore: Vichi de Marchi

Casa editrice: DeA


Riassunto: Questo libro, come si può capire dal titolo, racconta la storia della bomba atomica lanciata a Hiroshima. Per la precisione è la storia raccontata da un signore di nome Riku che era solo un ragazzino il 6 agosto 1945 quando è stata sganciata la bomba da un bombardiere B-29. Riku descrive la caduta della bomba come una pennellata di colore su una tela azzurra (il cielo) quando improvvisamente arriva un lampo abbagliante da un po' più verso est. Questo lampo fu seguito da una grande ondata di calore che addirittura scosse delle patate in un orto. Riku ha una sorella più piccola di lui, un fratello più grande e la madre mentre del padre, che è andato in guerra, non si sa niente. Riku nota che le braccia della sorella, Yoko, sono tutte nere. Così decidono di andare all'ospedale della croce rossa. Quando arrivano l'ospedale è in totale caos. Questo è successo perché la bomba sganciata su Hiroshima era una bomba atomica e quando esplode rilascia una grande quantità di radiazioni. Dopo essere stati all'ospedale per qualche giorno la sorella di Riku muore e così lui decide di andare a cercare la madre e il fratello maggiore. La madre purtroppo la trova morta nella fabbrica in cui lavorava invece il fratello non lo trova subito ma incontra un suo ex compagno delle elementari. Riku e il suo amico, Haruki, trascorrono la notte insieme e per la prima volta vedono una pioggia nera causata dalla polvere creata dalla bomba: quell'acqua era radioattiva e purtroppo Haruki, non sapendo la causa dei quella pioggia nera, ci resta sotto. Dopo qualche giorno escono i giornali che riportano tutte le vittime che sono state causate dall'esplosione della bomba. Non racconto altro perché non voglio spoilerare troppo il finale.


Voto da 1 a 10: 2


Giudizio: Io, riguardo allo sgancio della bomba, sono sia d'accordo che in disaccordo. Sono d'accordo perché il Giappone, nonostante numerose sconfitte subite nella seconda guerra mondiale, non si voleva arrendere perché per il Giappone arrendersi corrisponde al disonore. Erano tempi di guerra e gli vengono lanciate due bombe atomiche. Invece sono in disaccordo perché non solo la bomba causò molte morti (le bombe sganciate erano due: una a Hiroshima e una a Nagasaki) all'impatto ma molti morirono nel tempo a causa delle radiazioni. Negli anni successivi allo sgancio delle bomba nacquero molti bambini con malformazioni causate dalla radioattività presente nei genitori.

Samuele

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